TERMINATO IL BEAR MARKET?

Si intravede un respiro del dollaro americano nella giornata di ieri, grazie all'intervendo della BOE a supporto delle politiche fiscali del nuovo PM Truss, facendo breccia cosi nelle speranze degli investitori di politiche non cosi hawkis come anticipato fino a ieri.
Il nuovo Pm ha costruito uno dei piani di sostegno all'economia tra i più grandi e costosi gli ultimi 50 anni, ma che nostro malgrado non da molto spazio alla creazione di nuova ricchezza, ma è più che altro taglio delle tasse e aiuti ad imprese per il caro energia al quale si va in contro per l'inverno europeo, e sebbene le decisioni della Banca centrale inglesse fossero mirate ad un taglio del balance sheet e quindi ad una riduzione drastica del sostegno al debito UK, le esigenze di politica fiscale hanno fatto suffiente pressione da consentire un rimando del programma di QT e nuovi acquisti di Gilt con scadenze dai 20 anni in avanti.
gli investitori mondiali hanno visto una breccia nel muro di aggressività messo in atto dalle banche centrali occidentali e si spera dunque che all'occorrenza anche la FED sia disposta a fare marcia indietro sui suoi programmi da falco, ma dobbiamo notare tuttavia che la congiuntura macroeconomica americana è decisamente più robusta e il governo non ha per ora necessità di attingere a nuovo debito e quindi a sostegni della FED che è libera almomento di colpire la domanda e far regredire l'inflazione.
Rimaniamo dunque nell'ordine dei respiri , storni , che restano propedeutici alla prosecuzione del trend di risk off in atto su tutti gli asset finanziari.

lo strono dei mercati è stato guidato come sempre inquesto periodo dal dollaro americano, che cede qualche punto percentuiale contro tutto e partono quindi rapide le prese di profitto dei retail che in posizione short oramai da tempo aspettavano con ansia questo momento.
Il ridimensionamento del sentiment contrarian short sul dollaro resta tuttavia corposo nelle percentuali, mostrando ancora stabile il sentiment short su un trend up ancora molto robusto nel medio periodo, ci imponiamo quindi la massima cautela per essere pronti a cogliere eventuali inversioni nel trend del dollaro, che seppur di breve durata possono essere preludio a qualcosa di più ampio.
non solo dollari, anche le oceaniche respirano dai minimi, special modo il dollaro neozelandese, che si era portato contro il biglietto verde sui minimi del 2020 , trascinando con se posizionamenti contrarina long da settimane, e finalmente trovano respiro, pur rimanendo ancora fortemenrte sbilanciato lunghi , a caccia ancora dei minimi.
tra i vari basket non possimamo non notare la forza del franco svizzero che prosegue il suo cammino rialzista in attesa di un'ulteriore intervento della banca centrale per un secondo trialzo tassi, il che porta a spinte rialziste del franco e ovvia caccia ai massimi da parte dei retail che si sbinaciano sempre di più in un sentiment contrarian short.

interessante il posizionamento dei traders retail sul dollaro neo zelandese, che dopo aver raggiunto i minimi e aver toccato percentuali del 90% long sul sentiment retail, ai priomi respiri vede ora ingressi contrarina short , ridimensionando quindi il sentiment di fondo ad un 80% long, e aprendo la strada a possibili allunghi rialzisti. non possiamo quindi non notare il cambiamento nei prezzi medi di carico sul questo aset che vede un passaggio dal 13% corto di ieri al 23% attuale, dando un primo imput di interesse corto sui minimi di periodo segnale che apre la strada ad allunghi rialzisti.

quadro similare per il cross nzdcad, che dopo l'ultimo affondo ribasista, sui minimi di 0.7675 ora vede nuovo interesse short da aprte dei retail che modificano il loro sentiment dal 98$ long di ieri al 90% attuale, segnalando anche in questo caso che qualcosa sta cambiando nella percezione di questo asset , proprio sui minimi di periodo.
Attenzione dunque a possibili rilaci rialzisti di questo asset che potrebbe sorprendere negli storni dai minimi.

per tornare alle majors non possiamo non dare uno sguardo ad eurusd, che dopo aver mostrato di tenere i minimi di 0.9525 ora sembra intenzionato a cavalcare la debolezza momentanea del dollaro usa ed attacare le prime resistenze a 0.9750, rotte le quali si potrebbero aprire interessanti scenari rialzisti, previo supporto della BCE.
i ratail che si trovano ora al 69% long sembrano attendere una più chiara direzionalità del mercato che sarà dettata molto probabilmente dalle parole della BCE nella prossima riunione di ottobre.
rimaniamo quidni ancora con la massima attenzione sui respiri di un mercato bearish che non è ancora terminato , ma che sembra poter offrire ancora interessanti occasioni anche di mean reverting.
buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
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