FED , INFLAZIONE E RECESSIONE TECNICA

Si giunge al 6° degli otto appuntamenti programmati del FOMC per questo 2022, con la FED chiamata ancora alla lotta contro l’inflazione che supera i suoi record rilevazione dopo rilevazione.
Le ultime rilevazione sugli indici legati all’inflazione hanno mostrato un IPP al +11.3% su base annuale, rispetto al precedente 10.9% e un IPC al 9.1% rispetto al precedente 8.6% su base annuale.
Corrono i prezzi, ancora guidati da energy e food, mentre i dati core, quindi epurati dai panieri appena citati, da sempre maggiormente volatili, vedono i primi cali, il che pone basi per speranze future di contenimento dei prezzi.
A pesare sulla decisione della FED anche i dati forniti dalle trimestrali delle big americane, che seppur non cosi brillanti, non hanno mostrato un quadro tanto negativo quanto gli analisti pensavano. Ieri è stato il turno di Microsoft, che ha aperto speranze per i prossimi trimestri, guardando con positività alle vendite e ai ricavi dei futuri trimestri. Un’iniezione di positività che i mercati hanno ben accettato. È altrettanto vero, che la risposta positiva della domanda aggregata, e delle aziende americane, potrebbe essere un ponto di partenza per ulteriori affondi da parte della FED a questo punto fiduciosa che l’economia americana possa reggere l’impatto con ulteriori scelte aggressive.
Si potrebbe aprire quindi la strada a rialzi tassi da 75BP, e sul tavolo al vaglio anche un rialzo di 100BP, che potrebbe davvero mettere a dura prova l’economia americana. Tuttavia la Yellen ,e con lei la Casa Bianca, minimizzano, anche di fronte allo scenario di possibile recessione tecnica, ricordiamo infatti che domani sarà pubblicato il GDP americano, per il secondo trimestre 2022, che se dovesse mostrarsi per la seconda volta consecutiva negativo, darebbe il via alla recessione tecnica.
Oltre al solo quadro americano, ieri il FMI ha abbassato le stime di crescita mondiale, per il 2023 dando ancora conferma di quanto il rallentamento economico sia oramai atteso da tutti e in tutto il mondo, con le diversità del caso. Poniamo ora la nostra attenzione dunque non tanto al singolo rialzo tassi ,che è oramai un’azione scontanta da parte delle maggiori banche mondiali, ma portiamoci oltre, all’aspettativa di ripartenza, e alla scelta di quale economia potrà superare per prima la fase di rallentamento economico, per scegliere l’area geografica dove allocare le nostre risorse.
In attesa della FED di questa sera, il comparto valutario non ha dato particolari indicazioni, con il dollar index che resta nel range compreso tra 107.50 e 106 figura, lasciando indecisi anche i traders retail che si fanno trovare a questo appuntamento al 61%corti. Percentuale che lascia pensare a possibili allunghi rialzisti, ma come ben sappiamo questi appuntamenti creano spesso rapidi cambi di sentiment , quindi la prudenza è obbligo.
Prosegue la debolezza della moneta unica, con eurusd ancora alle prese con i supporti a 1.0150-1.01 figura, con i retail al 64% long, sempre a caccia dei minimi da comprare, caccia che al momento non sta dando i risultati sperati.
Reagisce invece la sterlina, che dopo settimane di ribassi, sembra iniziare a voler attaccare le resistenze poste a 1.2160 con il mondo retail ancora in posizione lunga al 65% . sarà dunque decisivo monitorare eventuali cambi di sentiment, oltre le resistenze chiave, che potrebbero essere indicazioni di spinte direzionali rialziste.
Successione di candele daily inside per usdcad, che resta compreso tra 1.2950 e 1.28, con i retail long al 61% alla ricerca di supporti utili alla ripartenza del dollaro americano. Sara ovviamente decisivo l’incontro di questa sera della FED.
Interessante il dollaro australiano c, con audusd al test delle resistenze poste a 0.6975-0.70 figura, ed i retail al 62% short. Dopo l’approdo ai minimi del 2019 a 0.6675 il dollaro australiano è ripartito a caccia di resistenze, trascinando con se i retail che tentavano invece ingressi in trend ribassista, oramai concluso. Eventuali allunghi rialzisti non possiamo escluderli, fino alle aree di 0.7250-0.73, previa debolezza del biglietto verde.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
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