Sulla scia di una buona forza del dollaro Usa, e di un moderato risk off diffuso nei vari comparti finanziari, ma palese tra le commodities, il dollaro australiano rimane tra i più penalizzati.

Da n lato le politiche monetarie della RBA troppo timorose nei rialzi tassi risulta inefficace per la lotta all’inflazione che rimane sui valori di massimo degli ultimi 20 anni,con un costo del denaro al 3.85% ancora troppo morbido per convicere gli operatori a prendere posizioni strutturali rialziste sul dollaro audsraliano.

A pesare sul quadro del dollaro australiano la palese debolezza dei metalli preziosi di cui l’Australia è tra le principali esportatrici e la cui economia è spesso legata a doppio filo.

La discesa delle quotazioni di audusd da 0.6725 agli attuali 0.66563 è stata guidata dalla debolezza dell’intero basket, mostrando quindi debolezza diffusa del dollaro australiano contro le altre majors, con una performance media del -0.52% , rispetto alla sua media annuale dello0.48%

Il sentiment retail  si spinge quindi al 78% long in chiusura di giornata, partendo da un piu modesto 60% stamattina alle ore 08.00 a dimostrazione che la discesa delle quotazioni odierna è stata caccia di mean reverting da aprte dei retail che potrebbero attendere approdi verso i minimi di 0.6640-30

 Anche il quadro tecnico -volumetrico, mostra interessanti low volume aree dagli attuali 0.6650 a 0.6630 per poi trovare i primi supporti volumetrici a 0.6625-0.66 figura. Sui TF piu ampi dal settimanale al mensile il volume profile evidenzia vuoti che potrebbero portare a ricoperture fino 0.62 nello scenario ribassista peggiore. Le prime resistenze subito a 0.6670  per poi arrivare a 0.67 figura.

Il signal center predilige posizionamenti long, ma con ordini limit a 0.6620 e stop a 0.6585 per approdare a0.6720 e 0.6780